15 Settembre 2019 by Donatella Pinocci
Motoyuki Shitamichi, Cosmo-Eggs, photo by Francesco Galli
Padiglione Giappone
The Japan Foundation: Commissario del Padiglione Giappone alla 58° Biennale di Venezia 2019, presenta l’installazione Cosmo-Eggs, curata da Hiroyuki Hattori. Quattro autori provenienti da discipline differenti: Motoyuki Shitamichi: artista, Taro Yasuno: compositore, Toshiaki Ishikura antropologo e Fuminori Nousaku architetto, propongono una riflessione sulla ecologia della coesistenza. Attraverso un’installazione condivisa rappresentano il processo evolutivo della vita sul Pianeta Terra. La convergenza delle visioni e l’uso di linguaggi diversi, genera armonie e/o disarmonie metamorfiche che alludono ai cambiamenti fenomenici in atto. Gli autori si confrontano sull’avvento dell’Antropocene: nuova era geologica generata dalla crescita esponenziale dell’attività umana sul Pianeta Terra. Oggi l’Impatto dell’uomo sugli ecosistemi è importante e in aumento, ciò provoca alterazioni sostanziali sugli equilibri naturali e vitali del Pianeta. Inoltre altre cause di squilibrio sono: l’affastellamento di esistenze eterogenee e la possibilità che si manifestino calamità naturali. ll Giappone rappresenta il Paese-simbolo di trasformazione continua, in quanto sottoposto frequentemente a prove che impattano in modo pesante sull’ambiente e sugli esseri viventi che lo abitano. Rappresenta infatti un territorio che : insiste in zona sismica ad alto rischio (soggetto a calamità naturali); ha vissuto nel tempo incidenti che hanno causato conseguenze e prove destabilizzanti (danneggiamento centrale nucleare dovuto al Grande Terremoto del 2011); inoltre, si aggiunge a questo, l’effetto provocato dalla diffusione del capitalismo che impatta in modo incontrollato su tutto il Pianeta.
Cosmo-Eggs è un’ installazione complessa rappresentante una piattaforma per focalizzare l’attenzione sul concetto di ecologia condivisa da umani e non, sul come e dove si possa abitare il pianeta Terra.
Partendo dagli Tsunamishi: le pietre dello Tsunami, rappresentate in diverso modo nello spazio espositivo, si arriva ad un unicum progettuale di grande interesse. Gli Tsunamishi esistono in diverse regioni del mondo e sono costituiti dalla materia prodotta da fenomeni naturali che esprimono la forza ingovernabile della natura. Questi diventano l’emblema di calamità e di trasformazione violenta ed imprevedibile, nonchè un esempio del ri-adattamento della vita alle nuove conformazioni prodotte dalle calamità. L’artista Motoyuki Shitamichi, nel corso degli anni, ha documentato attraverso riprese fotografiche e video le isole Miyako e Okinawa, queste oggi sono state cancellate dall’azione dello Tsunami che le ha spazzate via riportandole a riva in forma di Tsunamishi. Oggi queste grandi pietre ospitano colonie di uccelli migratori. Al canto degli uccelli si riferisce il compositore Taro Yasuno, che sonorizza gli spazi del Padiglione con una composizione denominata Zombie music. I suoni prodotti sono generati dall’aria contenuta nell’Uovo Cosmico: un gonfiabile sul quale è possibile sedersi ed interagire. L’aria autogenerata che fuoriesce sembra derivare da un respiro collettivo attivante il suono degli strumenti a fiato che sonorizzano in modo casuale lo spazio. Questi strumenti sono raccolti in piccoli gruppi sospesi dall’alto in più punti dello spazio.
L’installazione Cosmo Eggs si rifà a miti cosmogonici del mondo, riferiti alla nascita di umano e non umano dall’Uovo primordiale.
Il contesto architettonico è a pianta quadrata, caratterizzato dalla presenza di un grande lucernaio quadrato. La posizione dei pilastri fa riferimento sia alla figura geometrica della spirale (principio matematico presente in natura) che al Museo a crescita illimitata di Le Corbusier.
L’installazione del Padiglione Giappone ai Giardini della Biennale sarà visitabile fino al 24 novembre 2019.
The Japan Foundation: Commissario del Padiglione Giappone alla 58° Biennale di Venezia 2019, presenta l’installazione Cosmo-Eggs, curata da Hiroyuki Hattori. Quattro autori provenienti da discipline differenti: Motoyuki Shitamichi: artista, Taro Yasuno: compositore, Toshiaki Ishikura antropologo e Fuminori Nousaku architetto, propongono una riflessione sulla ecologia della coesistenza. Attraverso un’installazione condivisa rappresentano il processo evolutivo della vita sul Pianeta Terra. La convergenza delle visioni e l’uso di linguaggi diversi, genera armonie e/o disarmonie metamorfiche che alludono ai cambiamenti fenomenici in atto. Gli autori si confrontano sull’avvento dell’Antropocene: nuova era geologica generata dalla crescita esponenziale dell’attività umana sul Pianeta Terra. Oggi l’Impatto dell’uomo sugli ecosistemi è importante e in aumento, ciò provoca alterazioni sostanziali sugli equilibri naturali e vitali del Pianeta. Inoltre altre cause di squilibrio sono: l’affastellamento di esistenze eterogenee e la possibilità che si manifestino calamità naturali. ll Giappone rappresenta il Paese-simbolo di trasformazione continua, in quanto sottoposto frequentemente a prove che impattano in modo pesante sull’ambiente e sugli esseri viventi che lo abitano. Rappresenta infatti un territorio che : insiste in zona sismica ad alto rischio (soggetto a calamità naturali); ha vissuto nel tempo incidenti che hanno causato conseguenze e prove destabilizzanti (danneggiamento centrale nucleare dovuto al Grande Terremoto del 2011); inoltre, si aggiunge a questo, l’effetto provocato dalla diffusione del capitalismo che impatta in modo incontrollato su tutto il Pianeta.
Cosmo-Eggs è un’ installazione complessa rappresentante una piattaforma per focalizzare l’attenzione sul concetto di ecologia condivisa da umani e non, sul come e dove si possa abitare il pianeta Terra.
Partendo dagli Tsunamishi: le pietre dello Tsunami, rappresentate in diverso modo nello spazio espositivo, si arriva ad un unicum progettuale di grande interesse. Gli Tsunamishi esistono in diverse regioni del mondo e sono costituiti dalla materia prodotta da fenomeni naturali che esprimono la forza ingovernabile della natura. Questi diventano l’emblema di calamità e di trasformazione violenta ed imprevedibile, nonchè un esempio del ri-adattamento della vita alle nuove conformazioni prodotte dalle calamità. L’artista Motoyuki Shitamichi, nel corso degli anni, ha documentato attraverso riprese fotografiche e video le isole Miyako e Okinawa, queste oggi sono state cancellate dall’azione dello Tsunami che le ha spazzate via riportandole a riva in forma di Tsunamishi. Oggi queste grandi pietre ospitano colonie di uccelli migratori. Al canto degli uccelli si riferisce il compositore Taro Yasuno, che sonorizza gli spazi del Padiglione con una composizione denominata Zombie music. I suoni prodotti sono generati dall’aria contenuta nell’Uovo Cosmico: un gonfiabile sul quale è possibile sedersi ed interagire. L’aria autogenerata che fuoriesce sembra derivare da un respiro collettivo attivante il suono degli strumenti a fiato che sonorizzano in modo casuale lo spazio. Questi strumenti sono raccolti in piccoli gruppi sospesi dall’alto in più punti dello spazio.
L’installazione Cosmo Eggs si rifà a miti cosmogonici del mondo, riferiti alla nascita di umano e non umano dall’Uovo primordiale.
Il contesto architettonico è a pianta quadrata, caratterizzato dalla presenza di un grande lucernaio quadrato. La posizione dei pilastri fa riferimento sia alla figura geometrica della spirale (principio matematico presente in natura) che al Museo a crescita illimitata di Le Corbusier.
L’installazione del Padiglione Giappone ai Giardini della Biennale sarà visitabile fino al 24 novembre 2019.
Motoyuki Shitamichi, Zombie music, photo by Francesco Galli
Motoyuki Shitamichi, Cosmo-Eggs, photo by Francesco Galli